
La SEO è l’insieme di tecniche e strategie che permettono ai contenuti online di essere trovati dai potenziali clienti attraverso i motori di ricerca. L’obiettivo di queste attività non è solo portare traffico al sito, ma attrarre visitatori qualificati e facilitare la loro conversione in clienti.
Anche se spesso si associa la SEO alla creazione dei contenuti originali, questa riguarda anche chi quei contenuti li traduce. In particolare, i traduttori e le traduttrici svolgono un ruolo cruciale nella localizzazione delle strategie SEO, perché devono adattare parole chiave, testi ed elementi SEO alle diverse lingue e culture di riferimento.
Le tre anime della SEO: tecnica, on-page e off-page
Il lavoro SEO si divide in tre macro-attività: la SEO tecnica, che riguarda la facilità di lettura del sito per i motori di ricerca; la SEO on-page, che progetta e ottimizza i contenuti in base alle ricerche degli utenti; e la SEO off-page, che aiuta a costruire la popolarità del sito attraverso link da altri siti affidabili.
Nel lavoro quotidiano di un professionista della traduzione, è soprattutto la SEO on-page a essere parte del suo campo di intervento.
Il processo SEO: chi fa cosa
Creare un sito multilingua ottimizzato per la SEO richiede un team interdisciplinare: consulenti SEO, web designer, sviluppatori, copywriter, traduttori, professionisti delle digital PR.
Il processo tipico si articola in diverse fasi: definizione del brand, studio del customer journey, studio keyword e progettazione dell’architettura delle informazioni, design e sviluppo del sito, creazione dei contenuti, loro traduzione, ottimizzazione SEO in senso stretto e così via fino alla pubblicazione, alle digital PR post lancio e al monitoraggio costante del traffico attraverso la web analytics.
Il ruolo dei traduttori nella SEO
I traduttori non possono (e non devono) sostituirsi agli specialisti SEO, ma possono dare un contributo determinante al successo di una strategia SEO multilingue. La loro competenza non si limita alla traduzione dei testi: un traduttore formato in ambito SEO diventa un ponte tra la strategia definita in lingua sorgente e la sua efficacia nella lingua target.
Innanzitutto, il traduttore può occuparsi dello studio delle parole chiave nella lingua target. Questo non si riduce a una semplice traduzione delle keyword individuate dallo specialista SEO nella lingua originale, ma richiede una vera e propria ricerca nella lingua di destinazione, utilizzando strumenti SEO professionali utili a questo scopo.
In secondo luogo, il traduttore ha il compito di adattare i testi, riscrivendoli se necessario, per renderli coerenti con la cultura, le aspettative e i comportamenti del pubblico locale. Questo implica anche un cambiamento di tono, di stile e talvolta di contenuto, pur restando fedeli all’obiettivo del messaggio originale.
Infine, il traduttore può contribuire in maniera preziosa alla scrittura degli elementi SEO: il title HTML, la meta description e lo slug dell’URL. Questi componenti devono essere formulati con estrema attenzione, rispettando sia i vincoli tecnici sia le esigenze comunicative, e contenere le keyword appropriate per la lingua target. In molte realtà aziendali, questo tipo di lavoro viene affidato direttamente ai traduttori, soprattutto quando si lavora su mercati dove non è presente un SEO specialist madrelingua.
In sintesi, un traduttore con competenze SEO non si limita a “passare dall’altra parte della lingua”, ma partecipa attivamente alla riuscita della strategia digitale, contribuendo a far incontrare le intenzioni di ricerca degli utenti con i contenuti del sito.
Studio delle keyword nella lingua target
Le keyword, o più precisamente le keyphrase, sono le parole o le frasi che gli utenti digitano nei motori di ricerca per trovare risposte a domande, soluzioni a problemi, prodotti o servizi. È importante distinguere tra keyword generiche, spesso inutili, e specifiche: ad esempio, “anello” è una keyword troppo generica, mentre “anello in argento” ci dice molto di più sull’intento dell’utente e può far parte ad esempio dello studio keyword dello shop online di un’artigiana che vende gioielli, come la nostra cliente Jole sul Prato.
Esistono tre tipi fondamentali di keyword: le keyword navigazionali, usate da chi cerca un brand o un sito specifico; le keyword informazionali, che servono a ottenere informazioni, spesso nella fase iniziale del processo d’acquisto; e le keyword transazionali, che indicano una chiara intenzione di acquisto.
Per fare uno studio delle keyword nella lingua target, il traduttore parte da un elenco di keyword in lingua sorgente, fornito dallo specialista SEO. Tuttavia, non basta tradurre queste parole: bisogna utilizzare strumenti professionali come SEOZoom o Semrush per verificare quali termini vengono effettivamente cercati dagli utenti nel paese e nella lingua di destinazione. In questo processo è fondamentale tenere conto delle differenze culturali e delle abitudini linguistiche del pubblico locale.
Un esempio concreto: una coppia italiana interessata a sposarsi a Roma cercherà probabilmente “wedding planner a Roma”, mentre una coppia americana potrebbe usare keyword come “destination wedding in Rome” o “Italian wedding planner”.
Tradurre per la SEO: localizzazione e riscrittura
Quando si affronta la traduzione di contenuti ottimizzati per i motori di ricerca, non si tratta di una semplice conversione linguistica. Il traduttore deve reinterpretare il testo originale alla luce del nuovo pubblico: la lingua cambia, ma anche il contesto culturale, le aspettative, il tono.
Ad esempio, se l’articolo originale è rivolto a una futura sposa italiana, cattolica, residente a Roma, e presenta le migliori chiese per celebrare il matrimonio, la versione inglese destinata a una sposa americana protestante di New York dovrà essere adattata di conseguenza. Non solo cambiano le keyword, ma cambiano anche i riferimenti culturali, le abitudini e le priorità del pubblico.
Per questo, tradurre per la SEO significa spesso riscrivere, utilizzando le keyword trovate durante la ricerca in modo naturale, sempre privilegiando naturalezza e leggibilità. Significa anche allineare i contenuti all’intento di ricerca dell’utente target, cioè rispondere in modo efficace alle domande implicite ed esplicite che il lettore pone a Google.
Scrivere gli elementi SEO: title, meta description e URL
Oltre alla traduzione del testo principale, il traduttore può occuparsi della scrittura degli elementi SEO. Il più importante è il title HTML, che è il titolo visibile nei risultati dei motori di ricerca. Deve contenere la keyword principale, essere il più vicino possibile all’intento di ricerca, e attirare l’attenzione con un messaggio chiaro e diretto. Idealmente, non dovrebbe superare i 60 caratteri.
La meta description, pur non influendo direttamente sul posizionamento, ha un impatto sul tasso di clic. Deve riassumere in modo efficace il contenuto della pagina, includere la keyword e invogliare l’utente a cliccare, mantenendosi entro i 155 caratteri. È consigliabile includere anche il nome del brand o un invito all’azione.
Infine, lo slug dell’URL deve essere breve, autoesplicativo, contenere la keyword principale e non cambiare nel tempo, per non perdere il posizionamento acquisito. È importante evitare modifiche a URL già pubblicati senza conoscere le tecniche di redirect 301.
Strumenti come Yoast SEO (plugin per WordPress) o SERPSimulator (per simulare l’aspetto in SERP) possono aiutarti a visualizzare il risultato e ottimizzarnne lunghezza e aspetto.
Lavorare con i siti multilingua
Un sito in più lingue può essere gestito in diversi modi. L’approccio più radicale è quello di avere domini distinti per ogni lingua/paese, ma anche l’utilizzo di sottocartelle (“/it/”, “/en/”) può andare bene per realtà più piccole.
Importante: ogni versione linguistica dovrebbe avere contenuti originali, ottimizzati per le keyword locali e con i corretti tag HTML (lang e hreflang).
È bene anche evitare i redirect automatici basati sulla lingua del browser o sulla localizzazione dell’utente: possono penalizzare l’esperienza utente e la SEO.
Fare SEO nel tempo: monitoraggio e miglioramento continuo
La SEO non si fa una volta sola. L’attività iniziale (studio keyword, progettazione dell’architettura delle informazioni, scrittura degli elementi SEO) va seguita da un lavoro continuo che comprende il monitoraggio del traffico e del posizionamento con strumenti come Google Analytics 4 e Search Console, la risoluzione dei problemi tecnici, progettazione di nuovi contenuti, i suggerimenti per l’ottimizzazione dell’esperienza utente e la definizione delle strategie di link building e digital PR. Anche in questo senso i professionisti della traduzione possono sostenere i consulenti SEO nel tempo.
Per concludere, le traduttrici e i traduttori che conoscono la SEO possono contribuire in modo determinante al successo di un sito internazionale. Non è necessario diventare consulenti SEO, ma sapere come funziona la SEO e saperla applicare alla traduzione e localizzazione dei contenuti è un superpotere professionale.
Un testo ben tradotto, che tiene conto delle keyword, della buyer persona locale e delle esigenze del motore di ricerca, è un testo che aiuta l’azienda a farsi trovare. E un traduttore che sa orientarsi in questo senso, può lavorare meglio e di più.