
Se vuoi che il tuo sito sia più facile da trovare sui motori di ricerca, è fondamentale anche ottenere link di buona qualità da altri siti, ossia fare SEO off-page.
La SEO off-page è quell’insieme di attività che si effettuano per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca del proprio sito – per le parole chiave di interesse – al di fuori del proprio sito. Se la SEO on-page lavora infatti sul proprio sito (organizzazione, scrittura e ottimizzazione dei contenuti), la SEO off-page lavora sui siti degli altri, per ottenere link al proprio sito e menzioni del proprio brand.
Le azioni che risultano dalla SEO off-page costituiscono un fattore di ranking (posizionamento) molto importante, da cui non si può prescindere. Questo vale in generale. Nello specifico inoltre, quasi sempre i nostri concorrenti lavorano sulla SEO off-page: di conseguenza il posizionamento per le parole chiave che ci interessano è influenzato dalle attività di SEO off-page dei concorrenti. Se non lavoriamo anche noi in questo senso per 2 o 3 anni, sarà impossibile raggiungere le vette più alte.
Ovviamente non si tratta mai di copiare i concorrenti, ma di tenere presente le loro mosse e lavorare in modo migliore.
In questo articolo scoprirai perché i link sono così importanti, come verificare quali possiedi al momento e come aumentarli in modo naturale e strategico. Inoltre, troverai esempi pratici per diverse tipologie di attività, dall’e-commerce allo studio legale.
Perché i link sono così importanti?
Intorno al 1996, quando Larry Page e Sergey Brin iniziarono a lavorare a Google come progetto di ricerca accademico, i motori di ricerca basavano il posizionamento di un sito per una determinata parola chiave principalmente sul conteggio delle volte in cui compariva quella parola chiave nei testi. Google innovò questa logica ispirandosi al sistema delle citazioni accademiche: nel mondo universitario, più un articolo è citato da altri articoli di qualità e pertinenti, più è considerato valido.
Allo stesso modo, Google iniziò a considerare i link come “voti” di fiducia verso un sito. Negli anni, questa idea è stata raffinata, tenendo conto sempre di più non solo della quantità, ma anche della qualità e pertinenza dei link ricevuti.
Ecco perché è cruciale lavorare su una strategia di link building e ottenere nuovi link, da fonti attendibili, che segnalino ai motori di ricerca l’autorevolezza e la rilevanza del tuo sito.
Nei primi anni Duemila, l’idea di usare i link come fattore di ranking portò a fenomeni di spam: acquisto e scambio massiccio di link, inserimento indiscriminato in directory di bassa qualità e altre tattiche poco etiche. Google ha migliorato più volte i suoi algoritmi (ad esempio introducendo Penguin) per penalizzare link artificiali e forzati. Oggi, quindi, i link contano ancora molto, ma vanno “guadagnati” in modo naturale e strategico, evitando ogni pratica scorretta.
Come verificare i link che hai già: il tuo “profilo link”
Prima di partire con un piano di link building, è bene sapere da dove parti. Per farlo, puoi usare strumenti come Majestic, che ti permettono di:
- controllare quanti link riceve il tuo sito (backlinks)
- verificare da quali siti arrivano (referring domains)
- vedere quali pagine del tuo sito ricevono link (target URLs)
- analizzare con quali parole (anchor texts) sei linkato
Questo strumento, o altri strumenti simili, sono utilissimi per:
- scoprire se hai link spammosi o sospetti: ad esempio in lingue sconosciute o legati a prodotti/servizi che nulla hanno a che fare con la tua attività; in questo caso il tuo sito potrebbe aver subito un attacco hacker, magari in passato (nel dubbio, contattata il tuo o la tua webmaster)
- trovare potenziali nuove opportunità: se un blog di settore ti ha già linkato per un certo argomento, potresti trovare una testata simile per proporgli un nuovo contenuto correlato
- analizzare il profilo link dei tuoi concorrenti, per capire dove e come ottenere link di qualità simili (o migliori).
Pianifica un’attività simpatica e naturale di link building
Fare link building significa pensare in ottica di digital PR: costruire relazioni, fornire contenuti utili e ottenere di conseguenza citazioni e link da siti pertinenti e autorevoli. Di seguito ti propongo una serie di consigli concreti, adatti a diverse realtà (professionisti, negozi locali, ecommerce, e così via).
Crea contenuti interessanti sul tuo blog
- Pensa al tuo pubblico ideale: quali domande, curiosità o problemi potrebbe avere? Rispondi con guide, tutorial o racconti che lo aiutino a pensare in grande.
- Scrivi cose utili: i contenuti informativi e ben strutturati sono più quelli che più facilmente potranno essere linkati da altri siti. Un esempio? Se sei una nutrizionista, scrivi una guida dettagliata sulla “Spesa settimanale per una famiglia di quattro persone”, che i blog per genitori o di lifestyle saranno felici di citare.
Collabora con altri blog
- Guest posting: proponiti per scrivere articoli su blog e riviste online del tuo settore o frequentati dal tuo target.
- Esempio: se sei una fotografa di gravidanze, cerca blog di fotografi (settore) oppure ancor meglio blog per futuri genitori (target) e proponi contenuti utili (es. “Come le foto in gravidanza possono aiutare l’autostima”).
- Partnership: trova figure complementari alla tua e proponi progetti o contenuti condivisi.
- Esempio: sei una wedding planner? Collabora con un fotografo e create sul suo blog un articolo insieme, con consigli su come scegliere la location per il ricevimento.
Registrati in directory e portali di settore (o locali)
Evita quelle di bassa qualità e piene di spam. Scegli solo siti con una buona reputazione.
- Esempio: se hai un negozio nel quartiere Garbatella a Roma, individua directory dedicate alla zona o ai commercianti locali; se sei un’avvocata specializzata in diritto del lavoro, cerca gli elenchi professionali di settore (es. associazioni di categoria).
Organizza eventi e fai ufficio stampa
Attira l’attenzione con piccoli workshop, open-day o incontri intorno a tema: devono essere eventi interessanti e gratuiti. Poi contatta redazioni di giornali locali, blog o testate di settore, invitali all’evento e fornisci informazioni chiare e materiali utili (loghi, foto, testi).
- Esempio: se sei una psicologa specializzata nella prima infanzia puoi organizzare un incontro sul sonno dei bambini per il giorno della festa del papà, inviando comunicati stampa alle testate online locali e invitando i blogger locali all’evento.
Offri prodotti e inviti a blogger e influencer
Invia un tuo prodotto in prova, o invitali a usufrutire dei tuoi servizi.
- Esempio: se gestisci un bed and breakfast, organizza un weekend fuori stagione per travel blogger vicina alla tua sensibilità. Se lo riterranno interessante, potrebbe generare articoli e link. Se hai uno shop di cosmetici naturali, invia un prodotto molto buono agli influencer giusti, dopo un’accurata selezione.
Sfrutta le interviste e gli speech
- Interviste: se ti propongono un’intervista su un blog o una rivista online che apprezzi, accetta, anche se ti sembra di non avere tempo.
- Speech: cerca eventi di settore o frequentati dal tuo target e proponiti come speaker, assicurandoti che nel sito dell’evento ci sia spazio per la tua biografia e un link al tuo sito.
- Podcast, dirette Instagram e webinar: oltre ai blog, cerca opportunità per essere ospite di podcast o webinar di settore. È un altro canale per farti conoscere e ottenere backlink nella descrizione dell’episodio o nelle note di approfondimento. Anche le dirette Instagram vanno bene, purché la persona che ti ospita abbia anche un blog in cui può parlare del vostro incontro.
- Esempio: se ti occupi di consulenza fiscale, trova degli avvocati con una buona presenza online con cui collaborare e proponi una diretta Instagram su un tema a metà tra diritto e fiscalità e poi un articolo sul loro blog che la racconti. Ricorda: la diretta Instagram da sola non serve per fare link building, ti serve necessariamente anche l’articolo a corredo, con un link verso il tuo sito.
Evita le pratiche scorrette, anche perché non funzionano
- Niente scambi di link diretti: “Io linko te, tu linki me” è una pratica ormai superata, mal vista da Google.
- Niente acquisto di link: investi invece nel content marketing e nella costruzione di relazioni reali.
Non sottovalutare link e menzioni naturali
Sono quelli che otteniamo per il semplice fatto di essere sul mercato, di produrre buoni prodotti o servizi, di avere clienti soddisfatti che parlano spontaneamente di noi, o di scrivere contenuti di qualità sul nostro sito e sui nostri canali social. SEO off-page in senso lato si riferisce a tutte le attività fatte fuori dal proprio sito, per migliorare anche indirettamente il posizionamento sui motori di ricerca.
Caratteristiche tecniche dei link: perché non conta solo la quantità
Quando lavoriamo alla SEO off-page e vogliamo migliorare il profilo link, non dobbiamo guardare solo al numero di link, ma anche ad aspetti tecnici e qualitativi, come:
- popolarità e autorevolezza del sito che ci linka
- argomento del sito che fornisce il link, se è in linea col nostro è meglio
- freschezza del link: un link recente può avere un certo effetto, ma anche i link “storici”, se provengono da siti autorevoli, mantengono valore.
- title HTML (titolo SEO) e contenuto della pagina che ospita il link: se la pagina parla proprio del nostro argomento, il link è più pertinente
- anchor text (testo cliccabile del link): è importante che sia attinente alla parola chiave o al contesto, senza forzature.
- mumero e tipologia di altri link presenti nella pagina che ci linka: una pagina piena di link di spam non aiuta.
- autorevolezza complessiva della pagina che ci linka: Google valuta anche la singola pagina, non solo il dominio
- la lingua del sito che ci linka: se il tuo sito è in inglese, cerca per lo più link da altri siti in inglese; se il tuo sito ha una versione in francese, cerca per lo più link da altri siti in francese che linkino a quella versione.
Tutte queste caratteristiche compongono il tuo profilo link. Avere tanti link di scarsa qualità, poco pertinenti o palesemente “artificiali” non serve e, in casi estremi, può anche penalizzarti. Meglio puntare su pochi link di valore, pertinenti e coerenti.
Considera la SEO off-page in un orizzonte di medio-lungo termine
Ricorda che la SEO off-page non dà risultati immediati: devi lavorare con costanza, creando relazioni, contenuti di valore e opportunità di segnalazione. Se i tuoi concorrenti lo fanno e tu no, nel tempo il divario di posizionamento potrebbe diventare difficile da colmare.
Rispetta il tempo degli altri e lavora in modo professionale, con email curate e materiali pronti. Quando contatti blogger, testate o associazioni, sii gentile, chiaro e sintetico. Se ti chiedono immagini, loghi o informazioni aggiuntive, preparali in modo coerente con le specifiche tecniche richieste.
Delega se non ce la fai. Se il tempo che hai è poco, valuta di affidare ad altre persone, come assistenti virtuali o specialisti, la ricerca di opportunità, la stesura di comunicati stampa o l’organizzazione di eventi.
La link building è in definitiva una componente fondamentale della SEO: ti permette di aumentare l’autorevolezza e la trovabilità del tuo sito, purché i link siano di qualità e pertinenti. Ricorda che i risultati non arrivano in un giorno, ma una buona strategia di digital PR e contenuti di valore portano benefici costanti nel tempo.
Per approfondire, puoi leggere la guida di Moz sulla SEO off-site o capire meglio le pubbliche relazioni digitali. L’importante è sempre agire in modo etico e strategico, curando non solo l’aspetto tecnico, ma soprattutto la qualità e rilevanza delle relazioni che costruisci online. Buon lavoro 🙂