In questo articolo ti parlo di come organizzare eventi per migliorare il tuo posizionamento su Google.
E per spiegarti come organizzare un evento a tema con la tua attività, ho chiesto aiuto a Mariachiara Montera, esperta di digital PR ed event marketing.
Cosa c’entrano gli eventi con la SEO
Gli eventi servono innanzitutto a stabilire un rapporto più vivo e profondo con il tuo pubblico e con gli appassionati del tuo settore, ma in realtà possono aiutarti anche lato SEO.
Come? Google per posizionare il tuo sito per una determinata parola chiave tiene conto non solo dell’ottimizzazione on-page, ma anche della qualità, della quantità e delle caratteristiche dei link da altri siti verso il tuo sito.
Se organizzi un evento ben fatto e ben comunicato, potrai quindi ottenere, come beneficio indiretto, menzioni su blog e riviste online e quindi link di valore.
La parola a Mariachiara
Passiamo ora la parola a Mariachiara. Lei si occupa di eventi per grandi aziende, ma qui le chiediamo qualche consiglio anche per quelle più piccole e per i professionisti, perché crediamo che tutti possano avere i loro eventi, purché progettati con cura e strategia.
Mariachiara, ma che lavoro fai? 🙂
Mi occupo di digital PR (pubbliche relazioni digitali): creo quindi progetti ed eventi per mettere in relazione le aziende con chi, sul web, può parlare di loro: blogger e persone che riescono a influenzare chi li segue. È un lavoro diverso dall’ufficio stampa: se lì l’obiettivo è far uscire notizie intorno all’azienda, nel caso delle digital PR si tratta di individuare dei valori dell’azienda che riescano a entrare nel mondo delle persone, movimentando il passaparola, e indirizzando le scelte d’acquisto.
È un lavoro di contatti anche: certo, il progetto a monte deve essere buono e avere un valore per i blogger coinvolti. Ma senza una rete di relazioni ampia, attiva, vivace, si fa molta più fatica. Parte del mio lavoro è anche coltivare queste relazioni (motivo per cui la sera sul divano con Netflix è uno dei miei sogni più felici!).
Come scegliere il tema di un evento? Ci fai qualche esempio?
Un tema è una scelta prioritaria per un evento: vuol dire circoscrivere un mood, un contenuto da comunicare che dovrà essere presente in tutte le fasi di un evento. La location, la grafica, il catering, l’invito, i testimonial: tutti questi elementi devono riportare a un unico concept – o tema, che riassuma quel contenuto che vogliamo trasmettere ai nostri invitati.
Un buon esempio in questo senso è il caso del lancio della Limited Edition Cubania di Nespresso: l’azienda ha scelto di parlare del nuovo prodotto raccontando lo stile di vita cubano. Dalla scelta della location – The Yard, allestita con oggetti e accessori in stile cubano e con musica latino–americana, tutto parlava cubano: dal catering a dei fashion consultant che accompagnavano gli ospiti in un viaggio immaginifico nello stile di vita di Cuba travestendoli e truccandoli nel perfetto stile dell’isola.Il concept è una promessa che crea un’attesa, che intrattiene, e che deve essere coerente dagli inviti fino alla fine della serata.
Come scegliere il posto e il momento? Può andar bene il proprio negozio o studio?
Il posto dipende dall’obiettivo del tuo evento: se sei un artigiano, un piccolo consulente freelance e il tuo obiettivo è quello di far conoscere il backstage del tuo lavoro, e farlo con un budget ridotto, appoggiarti alla location che usi nel quotidiano può essere una buona soluzione. La location definisce la personalità di un evento, se ad emergere dovrà essere il tuo lavoro allora è un ottimo primo biglietto da visita. Altro discorso è se sei un’azienda, per cui non sempre la tua sala riunioni può essere il luogo più invitante per far sentire a proprio agio le persone 🙂
In genere, per valutare una location dovremmo considerare diversi elementi a seconda dell’obiettivo che ci proponiamo: capienza, presenza di attrezzature che prevediamo di usare per la serata (il posto ha una cucina? Ha un proiettore?), facilità di parcheggio o disponibilità di mezzi pubblici. Sono tutti elementi che variano a seconda delle città e del concept che abbiamo ideato.
Sul momento: se non abiti a Milano dove ogni sera un invitato sa che dovrà scegliere tra settordicilioni di eventi, le tempistiche vanno pensate in base a ciò che è meglio per i tuoi invitati e l’evento che hai in mente. Evitando agosto e Natale, ecco.
Quali sono le cose da non dimenticare? Penso a catering, allestimento e…
Tutte le funzioni da coprire cambiano a seconda dell’ampiezza dell’evento: se sarà un evento a budget ridotto, dovremmo occuparci di poche attività. Più si cresce, più aumentano la complessità e le cose da gestire. Ancora prima che l’evento cominci, avremo bisogno di qualcuno che si occupi della parte visual dell’evento: un grafico, un tipografo per la stampa di eventuali inviti e altro materiale, i designer per un allestimento.
Quando entriamo nell’operatività della serata, allora non possiamo dimenticare uno o più fotografi, qualcuno che gestisca il service audio e video, hostess, e qualcuno che gestisca i canali social dell’azienda conversando con le persone presenti. Un evento è una macchina complessa: più riusciamo a delegare, e a individuare una valida squadra di professionisti, minore sarà la probabilità che qualcosa sfugga al controllo.
Come contattare blogger e riviste online e non? Dacci qualche indicazione.
Il consiglio di partenza è quello di pensare agli invitati non come a una lista ma in termini di community: non vogliamo una presenza, ma utilizzare l’evento come passo di una strategia il cui obiettivo è stringere relazioni, con persone che parleranno, utilizzeranno, condivideranno il nostro prodotto.
Questo funziona come orientamento, passiamo poi al resto.
Il primo passo è una mail, personalizzata, in cui oltre le informazioni su data, orario e indirizzo forniamo dei motivi che stimolino la persona a partecipare: non esiste nulla di più destinato a finire nel cestino che un evento con un’immagine con i riferimenti geografici e un freddo R.S.V.P. Abbiamo detto che vogliamo costruire relazioni, allora facciamolo fin dal primo contatto: saluti, chiedi come stai, fai riferimento al suo blog, e poi racconti dell’invito, anticipando il concept e dando informazioni di natura logistica. Nella maniera più umana possibile.
Perfetto. Come ci prendiamo cura di loro poi durante e dopo l’evento? Considera che il nostro obiettivo sarà ottenere link e citazioni online.
Riprendiamo l’invito: la mail può contenere una richiesta a produrre contenuti che saranno legati ad attività o prodotti che saranno presenti durante l’evento stesso. È il caso del #GalleriaCirio, un format che lega arte e cucina di Cirio: prima dell’evento, agli invitati – foodblogger – è stato chiesto cosa esprimessero in cucina, mettendo nero su bianco la loro parola chiave su una cartolina che doveva essere fotografata o twittata con l’hashtag di cui sopra. Quella parola è stata utilizzata per realizzare una tovaglietta personalizzata che ha fatto da sfondo alle foto dei piatti cucinati da ogni foodblogger.
Il concetto alla base è: chiedere e stimolare un contenuto a cui poi seguirà una “ricompensa”. E ideare delle attività durante la serata che le persone siano portate a condividere.
Da poco hai pubblicato un libro proprio per aiutare le aziende ad organizzare e promuovere gli eventi. Lasciaci i riferimenti, così chi vuole approfondire lo compra.
Eccolo: si chiama
Quella sporca tartina. Strategia digital e organizzazione di eventi per il tuo brand
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