
Scrivere un articolo o una pagina informativa facile da trovare e da leggere significa organizzare i contenuti in modo chiaro, ma anche analizzare la lista dei risultati di Google (SERP), per sfruttare così le varie opportunità di posizionamento e coprire tutto il campo semantico del tema.
In questa guida trovi gli step principali per preparare e scrivere un testo completo, ricco di riferimenti utili e ottimizzato sotto il profilo SEO. L’obiettivo è rispondere in modo esaustivo alle esigenze degli utenti e aumentare le possibilità del tuo articolo di essere trovato.
Innanzitutto decidi cosa vuoi raccontare, perché e qual è il tuo punto di vista unico sul tema. Poi, segui questi passaggi.
1. Prepara l’articolo: controlla la SERP
La SERP (Search Engine Results Page) è la pagina dei risultati di Google. Prepara il canovaccio per il tuo articolo: cerca su Google la tua keyword principale (scelta idealmente in precedenza con strumenti come SEMrush o SEOzoom) e osserva i risultati. In particolare, presta attenzione ad alcune cose.
Leggi gli altri articoli
Tra i primi 5-10 risultati, individua i risultati informativi (evitando dunque le pagine prodotto) e annota i concetti principali. Questi potranno tornarti utili per integrare il tuo contenuto con spunti già consolidati e per capire come differenziarti.
Esempio: se la keyword è “come apparecchiare le posate”, potresti trovare diversi articoli che spiegano la disposizione delle posate e menzionano materiali o regole di galateo.
In questo caso, annota tutte le informazioni utili o ricorrenti che trovi e usale come suggerimenti per i temi da sviluppare nel tuo articolo. Se non sei d’accordo con le opinioni che hai trovato non è assolutamente importante: non stai cercando necessariamente punti di vista, ma argomenti da sviluppare, angolazioni che fanno parte del tema del tuo articolo.
Verifica le SERP Features
Osserva se tra i risultati ci sono:
- Featured Snippet: porzioni di testo in evidenza che forniscono una risposta rapida
- Esempio: per la keyword “come apparecchiare le posate” potresti vedere un box con indicazioni sintetiche su quali posate disporre prima e in che ordine
- Image Pack: box di immagini in primo piano
- Esempio: sempre per “come apparecchiare le posate” potresti trovare un carosello di foto con la disposizione di forchette, coltelli e cucchiai.
- Related Questions: se ci sono sezioni di “domande correlate” come “Le persone hanno chiesto anche…”
- Esempio: nel caso delle posate, potresti vedere domande del tipo “In che ordine si mettono le posate?” o “Quali posate usare per prime?”.
- Video: risultati video (da YouTube o altre piattaforme)
- Esempio: un video tutorial su come preparare la tavola in modo formale.
Queste caratteristiche sono utili per capire come arricchire il tuo articolo, ad esempio includendo un breve sommario in stile snippet, immagini mirate, un video tutorial o dei concetti derivati dalle domande frequenti.
Per saperne sulle SERP Features di più pui leggere questa guida di Moz.
Esamina le ricerche correlate
Scorri fino in fondo alla pagina dei risultati di Google e prendi nota delle ricerche correlate.
- Esempio: per “come apparecchiare le posate” potresti trovare spunti come “come apparecchiare i bicchieri” o “come piegare i tovaglioli”.
Integra questi temi nell’articolo, se pertinenti, per trovare altri sottotemi, temi affini o angolazioni.
Un ulteriore metodo: ricerca su YouTube e trascrizioni automatiche
Oltre a consultare gli articoli testuali, puoi cercare la tua keyword su YouTube per verificare in modo più specifico se ci sono video a tema. Una volta trovati i contenuti interessanti, è possibile ottenere la trascrizione dell’audio con la funzione nativa di YouTube o programmi che usano l’intelligenza artificiale come Happy Scribe o Notta.
Questa procedura ti fornisce testo aggiuntivo da analizzare in cui possono emergere:
- domande frequenti poste dagli utenti nei commenti
- approfondimenti o esempi pratici che non compaiono negli articoli scritti
- in generale altre informazioni, dati o angolazioni.
Seleziona le parti più utili delle trascrizioni e integra i concetti rilevanti nel tuo articolo, offrendo una visione più ampia e completa della keyword.
2. Scrivi l’articolo
Dopo aver raccolto le informazioni preliminari, passa alla stesura vera e propria. L’obiettivo è realizzare un testo esaustivo che risponda in modo approfondito a tutto ciò che ruota intorno alla tua keyword principale e sia in qualche modo l’articolo più esaustivo del web nella tua lingua rispetto alla data in cui scrivi.
Checklist essenziale
- Introduzione chiara: cita la keyword principale già all’inizio.
- Concetti fondamentali: includi i punti chiave emersi dagli altri articoli e video.
- Possibile sommario “snippet-like”: se hai individuato un Featured Snippet, crea una breve sezione che riassuma la risposta alla tua keyword, intesa in questo caso come domanda.
- Domande correlate: se in SERP compaiono “Related Questions”, rispondi a questi quesiti, eventualmente in paragrafi dedicati.
- Ricerche correlate: integra i concetti trovati in fondo ai risultati di Google.
- Suddivisione in sezioni: organizza il contenuto con titoletti (h2) e paragrafi non troppo lunghi, in modo da favorire la leggibilità e facilitare la creazione di un eventuale indice.
- Dettagli pratici: ogni volta che è pertinente, nomina materiali, tecniche, nomi propri e riferimenti specifici.
- Completezza: verifica di aver trattato ogni aspetto rilevante della keyword, così da aver scritto una risorsa autorevole e completa.
Esempio di struttura:
- Un articolo sul tema “come apparecchiare le posate” potrebbe includere un’introduzione generale, una sezione su “L’ordine corretto delle posate”, un paragrafo su “Tipologie di posate” (in base ai vari utilizzi), una sezione dedicata a “Errori comuni da evitare”, per finire con “Altre idee per apparecchiare la tavola”.
Esempio di suddivisione per un articolo con molte sezioni:
- https://www.konemotus.it/blog/piattaforma-sollevamento-persone-disabili/
Qui si notano vari titoli interni che facilitano la lettura e rendono chiaro ogni blocco di informazioni.
3. Ottimizza le immagini
Se utilizzi immagini, ricordati di:
- alleggerire il file della foto prima di caricarlo, arrivando a meno di 200 KB
- rinominare il file della foto prima di caricarlo scrivendo un nome del tipo schema-disposizione-posate.jpg o tazza-caffe.jpg e che quindi sia:
- significativo, che descriva il contenuto della foto
- che contenga solo lettere minuscole (eventualmente sono ok anche i numeri, ma non vanno inseriti caratteri speciali o lettere maiuscole)
- con le parole separate da un trattino
- compilare, solo per le foto non decorative, il “Testo alternativo” dopo il caricamento scrivendo una frase del tipo “Schema di disposizione delle posate” e che quindi sia:
- significativa, che descriva il contenuto della foto
- discorsiva, scritta con linguaggio naturale e seguendo le normali regole ortografiche
- utile per le persone non vedenti e ipovedenti che invece di vedere la foto ascolteranno la lettura del Testo alternativo fatta dal sintetizzatore vocale
- attenzione: per le foto decorative lascia il campo vuoto
4. Crea un indice interno
Un indice interno (o Table of Contents) aiuta i lettori a navigare tra i diversi paragrafi. Puoi utilizzare un plugin TOC (se lavori su WordPress) per generarlo automaticamente: ogni voce dell’indice rimanderà al relativo titolo di sezione.
Esempio:
- https://www.danea.it/blog/business-plan/
In questa pagina puoi vedere come un indice interno renda più agevole la consultazione dell’articolo.
5. Ottimizza l’articolo per i motori di ricerca
Infine, cura gli aspetti della SEO on-page fondamentali.
- URL: inserisci la keyword nell’URL, mantenendolo breve (es. come-arredare-il-patio).
- Title HTML o titolo SEO: inserisci la keyword principale e poi arricchiscilo con eventuali altri elementi (call-to-action, keyword secondarie), facendo attenzione alla lunghezza (testalo con questo simulatore di snippet)
- Meta description: includi la keyword e un riassunto interessante dell’articolo, facendo attenzione alla lunghezza (testala con questo simulatore di snippet)
- Sinonimi e varianti: spargili nel testo, per coprire diverse sfumature di ricerca.
- Linking interno: aggiungi link a eventuali pagine prodotto o servizio, pagine informative o altri articoli pertinenti presenti nel tuo sito
- Linking esterni: aggiungi link a eventuali pagine di altri siti autorevoli, che costituiscono un reale approfondimento
- Elementi multimediali: se la SERP mostra immagini o video, valuta di includere foto, illustrazioni, schemi o video anche nel tuo articolo.
In conclusione, un buon articolo nasce da un’analisi approfondita della SERP, dall’inclusione di tanti sottotemi e angolazioni utili, dalla cura della struttura e, a corollario, dall’ottimizzazione degli elementi SEO.
L’integrazione dell’analisi dei video nel tuo flusso di lavoro, inoltre, può portarti spunti inediti e contribuire a creare un contenuto veramente completo.