Il freelancing per me è molte cose: la libertà, la gioia, il lusso, il sol dell’avvenire.
Il freelancing io a guardarmi indietro l’ho sempre sognato e l’ho sempre voluto, solo che non sapevo esistesse davvero. Mi ricordo che dicevo da piccola a mio zio che volevo fare tra le altre cose un’attività per cui dovevo leggere in libertà e fare un po’ come volevo. Poi mi ricordo che ho sempre voluto viaggiare per lavoro. Poi che alle superiori a scuola andavo tipo tre volte a settimana, perché non ce la potevo proprio fare ad andare ogni mattina alla stessa ora (sembra buffo eh? Però è proprio vero).
Poi mi ricordo che all’università (la seconda) via via ho trovato il mio ritmo e nella libertà assoluta delle facoltà umanistiche mi sono organizzata alla perfezione, come una macchina da ricerca (grazie anche al lavoro in cui pubblicizzavo le sigarette, che mi faceva capire com’era invece proprio bellino studiare). Poi mi ricordo di tutte le volte che mi sono licenziata e infine di una volta a Berlino che parlavo con Agnese e le dicevo che avevo paura per il fatto che non ero riuscita a fare la ricercatrice, perché gli altri lavori per com’erano organizzati mi schiacciavano. Eppure, cercavo di continuo un lavoro subordinato e ne ho trovati di diversi tipi, perché pensavo fosse l’unica strada e pure una fortuna. Ma io non mi voglio subordinare e non voglio neanche subordinare.
Così insomma, alla fine ho conquistato questo freelancing che era sempre stato nascosto tra le mie carte.
Naturalmente mi rendo conto che non tutti i lavori si possano fare da freelance e senza orari e luoghi fissi. Molti però sì e se non si fa così è solo per convenzioni senza senso.
Nel dettaglio, il freelancing per me è:
- svegliarmi senza sveglia
- lavorare tutto il tempo con Simone un mio amico dell’università di Roma che vive a Berlino e ho reincontrato per caso un giorno a Kreuzberg mentre andavo a fare il certificato medico
- usare tutto il tempo il telefono per sentire Simone, perché comunque non sono nativa digitale 😉
- certe volte andare a fare riunioni in centro a Bologna
- decidere di seguire i clienti proprio perché sono in centro a Bologna
- fare riunioni nei bar in piazza a Trastevere, a dicembre
- lavorare da Lecce
- girare in taxi quando mi va
- aver conosciuto Francesca, Enrica, Gioia, Manuela, Erica e le altre
- avere clienti in Sardegna
- fare un corso a Milano in mezzo alla settimana
- ricevere i clienti con una bandiera rossa appesa nello studio
- lavorare a volte con Antonio, Alessandra e altre persone che sono amiche mie dagli anni Novanta
- leggere (per lavoro) dei racconti bellissimi
- inventarmi dei tour e venderli
- non sapere quanto guadagnerò il mese prossimo ed essere su di giri per questo, perché ci sta che guadagni di più di questo mese
- seguire (per lavoro) la rassegna stampa politica
- lavorare da un’isola greca
- lavorare da un bar di Parigi
- ridere un sacco
- lavorare seriamente senza perdere tempo a fare cose inutili
- lavorare velocissima come mi viene naturale e non dover rallentare perché così si usa
- imparare miliardi di cose ogni giorno
- decidere con chi lavorare
- decidere come lavorare
- decidere perché lavorare
- decidere quando lavorare
- scartare i clienti razzisti
- scartare i clienti maleducati
- imparare almeno boh 7 cose nuove al giorno
- fare la contabilità con Simone al telefono
- fare riunioni in un museo
- chiedere aiuto e revisioni ad Andrea, il mio maestro
- andare in bagno senza chiedere il permesso
- non chiedere mai il permesso per niente
- essere supergentile come piace a me
- liquidare le persone se mi danno sui nervi
- fissare gli appuntamenti quando voglio e poi rispettarli
- fissare le scadenze quando voglio e poi rispettarle
- aiutare i clienti a guadagnare & fare a loro volta quello che gli va
- spiegare le cose e aiutare gli altri ad imparare miliardi di cose in pochi giorni, settimane o mesi
- ridere
- sognare
- avere un editor in Canada
- ridere in faccia a quelli che mi scrivono per invitarmi ad un colloquio (e pure con fare minaccioso)
- cambiare le cose che mi annoiano
- cambiare le cose che non funzionano
- usare Trello
- usare Google Drive e lavorare insieme agli altri su un documento
- inventarmi prodotti
- inventarmi servizi
- scoprire le storie degli altri
- avere una cliente da due anni e aver visto la sua attività sbocciare come un fiore
- conoscere sempre nuovi soci, amici, fornitori e persone con cui ridere
- costruire un altro mondo possibile direttamente seduta per terra in cucina la mattina col mio tablet, mentre aspetto che bolla l’acqua per il té verde biologico…
Ti interessa questo argomento?
Iscriviti alla mia newsletter
Ogni mese SEO consigli e cose belle per sviluppare la tua attività.
Ciao! Vorrei essere una freelancer anche io, ma non so come fare. Mi sento senza motivazione in questo momento. Mi aiuteresti?