
Per farti inseguire dal tuo cliente ideale, pianifica il tuo blog aziendale così da farti trovare quando cerca su Google informazioni connesse ai prodotti o ai servizi che offri.
Facciamo un esempio: sei una wedding planner a Roma. In questo caso non ha senso puntare a farti trovare solo da chi cerca una “wedding planner a Roma”; una buona strategia SEO deve puntare a farti trovare dai tuoi potenziali sposi anche quando cercano informazioni relative al matrimonio, cioè quando usano keyword informazionali.
Potrai scegliere quindi di farti trovare: “matrimonio ebraico a Roma”, “le migliori chiese per sposarsi a Roma” oppure “dimore storiche per matrimoni roma”. In questo modo potrai farti trovare anche da chi deve sposarsi ma non ha ancora deciso di prendere una wedding planner e inoltre avrai più possibilità di farti trovare anche da chi sta facendo già delle ricerche per una wedding planner.
Più precisamente, devi lavorare in tre fasi:
- mappare il customer journey, o viaggio d’acquisto, del tuo cliente ideale
- scoprire quali parole chiave utilizza in ogni momento della sua ricerca
- pianificare il blog, scrivendo ad esempio una lista di 24 articoli, ciascuno costruito attorno ad un tema / gruppo di parole chiave affini.
Negli articoli del blog, ti consiglio di inserire un form per iscriversi alla tua newsletter: in cambio potresti ad esempio regalare un file in PDF basico da utilizzare per organizzare il matrimonio. In questa fase del customer journey starai quindi utilizzando due strumenti: il blog e la newsletter.
Il gioco del cliente. Piccola customer journey map in ottica SEO
Per aiutarti a mappare il customer journey ho creato un gioco. Si chiama Il gioco del cliente e lo utilizzo per coinvolgere i miei clienti quando progetto una strategia di web marketing a tutto campo.
Ringrazio Simone per aver creato il gioco assieme a me curandone l’aspetto e poi l’UX designer Maria Cristina Lavazza, la consulente di customer experience Francesca Taddei e il SEO Convegno GT del 2016 per avermi dato spunti e ispirazione sul tema customer journey!
Il customer journey è tradizionalmente l’insieme delle esperienze che i consumatori sperimentano quando interagiscono con la tua azienda e il tuo brand. Io però l’ho voluto intendere in ottica SEO, cioè come l’itinerario che i consumatori compiono sui motori di ricerca e poi sul tuo sito e in altri luoghi ad esso collegati.
Questo itinerario inizia quando un bisogno che tu puoi soddisfare si manifesta, prosegue quando diventano tuoi clienti, utilizzano i tuoi prodotti o servizi e, infine, si conclude quando si trovano nella fase post-acquisto. Ma può ricominciare!
Come funziona il gioco
Scarica qui Il gioco del cliente. Compila la scheda per ogni prodotto o servizio che hai. Se vendi viaggi, ad esempio compilalo una volta per il tuo prodotto “7 giorni a Malaga” e una volta per il tuo prodotto “3 giorni in Toscana in bici”.
1. Traccia l’identikit del cliente ideale
Nella tabella del cliente ideale puoi tracciare l’identikit del tuo cliente ideale, quello che vorresti e ritieni più adatto per usare al meglio i tuoi prodotti e servizi. Non essere generico, ma pensa ad una persona in carne ed ossa, immaginaria ma verosimile, come se fosse ad esempio un personaggio di un film. Dagli quindi un’età precisa, una professione precisa e così via, fino a compilare tutti i campi della scheda.
2. Scegli gli strumenti
Nella sezione del gioco dedicata agli strumenti trovi appunto un elenco di strumenti di web marketing che puoi utilizzare per coinvolgere il tuo cliente ideale, fornendogli contenuti utili, aiutandolo a scegliere e usare i tuoi prodotti e servizi e in ultima analisi a diventare un tuo cliente affezionato.
Tra gli strumenti trovi:
- la SEO con le keyword informazionali (da “informazione”), cioè quelle che gli utenti digitano su Google quando cercano informazioni. Se ad esempio vendi compresse naturopatiche per il mal di testa, le keyword informazionali legate al tuo prodotto potrebbero essere “come affrontare il mal di testa” o “rimedi naturali per il mal di testa”.
- la SEO con le keyword transazionali (da “transazione”), cioè quelle che gli utenti digitano su Google quando cercano un prodotto o un servizio. Se vendi le compresse, le keyword transazionali legate al tuo prodotto potrebbero essere “compresse mal di testa” o “compresse naturali mal di testa”
- il blog, un ottimo modo per lavorare sulle keyword informazionali e farti trovare da nuovi clienti o per continuare a dialogare con chi ti segue già
- gli AdWords, cioè gli annunci di Google a pagamento per promuovere in modo rapido e misurabile alcune keyword transazionali
- la newsletter, cioè un bollettino virtuale con cui comunicare con i tuoi clienti direttamente per email; puoi usarla con i tuoi clienti potenziali portandoli per mano lungo la strada del primo acquisto oppure per fidelizzare i clienti che hai già. Se hai un hotel ad esempio, che c’è di meglio di scrivere di tanto in tanto per raccontare gli eventi e le bellezze della tua zona nei vari periodi dell’anno, magari proponendo delle offerte ad hoc?
- il buon copywriting, cioè la buona scrittura per le pagine del tuo sito o gli altri tuoi documenti, per rendere tutto quello che scrivi più efficace
- la buona grafica, per rendere il tuo sito più efficace e valorizzare i tuoi contenuti
- la vendita online diretta, per rendere l’esperienza degli utenti sul tuo sito più facile e meno stressante
- le guide, per spiegare come usare i tuoi prodotti o più in generale come affrontare alcuni aspetti della vita del tuo cliente ideale legati alla tua attività; se sei una wedding planner puoi scrivere ad esempio una guida “mese per mese” per affrontare i 12 mesi prima del matrimonio
- i video tutorial, ancora per spiegare come usare i tuoi prodotti e comunicare con il pubblico che preferisce fruire i contenuti in forma video
- i documenti post-vendita, per non abbandonare il cliente dopo che ha acquistato; può essere ad esempio un manuale per usare il sito se sei un web designer o uno schedario sempre aggiornato con i tuoi ristoranti preferiti in zona da lasciare nelle stanze del tuo hotel
Come vedi, alcuni sono veri e propri strumenti, altre buone pratiche da applicare agli strumenti stessi: ho voluto mescolarle così da darti tanti stimoli e spunti diversi tra loro.
3. Distribuisci gli strumenti nelle fasi dell’acquisto
Una volta che hai definito il tuo cliente ideale e preso confidenza con gli strumenti di web marketing, puoi distribuirli nelle diverse fasi dell’acquisto, scrivendoli nelle righe che trovi in ogni casella della tabella.
Nella fase 1 il tuo cliente cerca informazioni a partire da un suo bisogno o problema. In questa fase ad esempio cercherà, come abbiamo già detto “come affrontare il mal di testa”: puoi quindi coinvolgerlo con il blog e con lo strumento SEO – keyword informazionali.
Nella fase 2 invece il cliente ha un bisogno definito: cerca ad esempio un hotel in centro a Roma. In questa fase puoi intercettarlo ad esempio con lo strumento SEO – keyword transazionali e gli AdWords.
Nella fase 3 il cliente è nella fase della decisione: sta esaminando bene quello che offri e magari lo sta confrontando con quello che offrono i tuoi concorrenti. Qui possono aiutarti ad esempio la buona grafica e il buon copywriting.
Nella fase 4 il cliente acquista: qui possono aiutarlo ad esempio la vendita online diretta e più in generale tutti quegli strumenti che rendono l’acquisto semplice e sicuro.
Nella fase 5 il cliente usa il tuo prodotto o servizio: qui possono aiutarlo ad esempio una guida e più in generale tutti quelli strumenti che rendono l’utilizzo del prodotto o del servizio semplice e piacevole.
Nella fase 6 il cliente ha finito di utilizzare il tuo prodotto o servizio. Se sei una wedding planner quindi il cliente si ritrova in questa fase quando i festeggiamenti sono finiti: se saprai stargli accanto però il cliente potrebbe essere felice di organizzare con te un piccolo evento per la nascita del primo figlio.
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Chi é Tatiana? Tatiana é la nostra amica quella che sa parlare di blog 🙂
Lo so é una battutaccia, ma ci stava: complimenti un blog pieno di spunti utili…