In questo articolo trovi alcuni consigli per affrontare questo momento di incertezza e difficoltà.
Abbiamo creato anche un questionario per mappare le difficoltà delle aziende. Servono 2/3 minuti e puoi compilarlo qui https://forms.gle/SwQRzRTLjEJxXHBd9.
Ogni giorno alle 12 facciamo poi una diretta sul mio canale Instagram. Durante la diretta intervisto un/una altro/a professionista, che parla del suo lavoro e dà consigli a brevissimo e a medio termine per affrontare l’emergenza. I video, salvo problemi, restano online per 24 ore.
Crea dei servizi da erogare online
Se non puoi più erogare i tuoi servizi di persona prova a trasformarli in servizi online. Penso ad esempio alle scuole di lingua, agli psicoterapeuti, agli organizzatori di eventi e così via.
Anche online si possono organizzare ottimi corsi, eventi o incontri uno ad uno, ad esempio con uno di questi strumenti:
- Google Meet
- Adobe Connect (tra quelli che ho usato da docente è il mio preferito, perché permette a chi tiene la lezione di leggere la chat degli studenti mentre parla)
- GoToMeeting
- Google Classroom (gratuito, per scuole e università)
- Skype (gratuito e più che sufficiente per le prestazioni uno a uno, come ad esempio una seduta di psicoterapia)
Nella lezione online i compiti si possono assegnare e poi correggere per email, oppure si possono fare dei test direttamente durante la lezione, preparando una slide con le domande e poi una slide con le soluzioni, da far vedere dopo che gli studenti hanno scritto in chat le loro risposte.
Fallo subito, stasera o domani.
Scrivi un post e manda una newsletter sul problema
Ti conviene essere chiaro sulla situazione con clienti e potenziali clienti.
In particolare, ma non solo, se lavori con clienti esteri o se lavori da una zona particolarmente colpita.
Credo che fare finta di niente possa generare ancora più incertezza tra i tuoi potenziali clienti – quelli che visitano il tuo sito ad esempio – e tra i clienti che ti seguono già.
Se magari produci manufatti industriali a Reggio Emilia oppure hai un albergo a Roma, clienti e potenziali clienti si chiederanno sicuramente se puoi ancora occuparti di loro.
Se non scrivi niente, potrebbero figurarsi condizioni più catastrofiche di quelle reali.
Meglio pubblicare un articolo sul blog e metterlo in evidenza sul sito: spiega se e come il Coronavirus ha un impatto sull’erogazione dei tuoi servizi o sulla produzione o sulla consegna dei tuoi prodotti.
Oltre all’articolo, ti consiglio anche di scrivere una newsletter e inviarla.
Prevedi sconti e cancellazioni gratuite
Questo consiglio credo sia indispensabile per chi lavora nel turismo e in qualunque servizio preveda l’arrivo fisico di clienti dall’estero o da fuori città.
Una vacanza ad ottobre può essere ancora prenotata sicuramente, ma devi garantire la cancellazione gratuita fino all’ultimo momento.
Uno sconto per chi prenota ora potrebbe inoltre invogliare l’acquisto.
Attrezzati subito a lavorare da remoto
Lavorare da remoto è semplice: io lo faccio da 7 anni, con un team sparso in varie parti d’Italia e del mondo.
Servono solo alcuni strumenti per il lavoro collaborativo, come ad esempio i documenti di Google, un programma per le videochiamate e un buon metodo di lavoro.
Ad esempio nel mio caso funziona:
- lavorare in blocchi di 30/40 minuti senza alcuna distrazione, intervallati da brevi pause
- avere i task del mese segnati nel calendario di Google
- avere accanto a me una lista di carta con le cose da fare durante la giornata
- privilegiare ad ogni costo le comunicazioni asincrone (email, commenti sui documenti di Google) rispetto a quelle sincrone (chiamate e videochiamate)
Non credo che lavorando da remoto si lavori meno: eventualmente si lavora per meno ore, ma la produttività è altissima.
Scrivimi
Se vuoi chiedermi altro scrivimi pure.